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Visualizzazione dei post da 2015

Libertà uguaglianza fraternità, hanno fallito?

Siccome è accertato che i terroristi che hanno colpito la Francia non sono venuti dall'esterno, chiediamoci perché dei giovani nati e cresciuti in Europa, che hanno frequentato le nostre scuole, hanno frequentato i nostri figli, hanno visto forse gli stessi film e ascoltato la stessa musica ad un certo punto decidono di rifiutare i valori del paese dove sono cresciuti? Quale disillusione così forte può spingerli a tanto orrore? Perché ad un certo punto trovano più accattivanti e più coerenti i proclami oltranzisti dell'integralismo islamico? Dove abbiamo fallito nel processo di integrazione culturale e sociale?Quanto il disagio sociale delle banlieau parigine si è saldato con l'integralismo? Allora vuol dire che non abbiamo saputo riempire di contenuti i valori di uguaglianza fraternità e libertà. Questo sangue innocente può essere concime per una riflessione non sugli altri, ma su noi stessi e sul mondo che noi vogliamo.

Caducità

Caducità Questa foto è il classico esempio di foto che va oltre le intenzioni del fotografo. Ho scattato perché mi piacevano i colori, quell'atmosfera di malinconia con il tramonto e quell'uomo solo sulla panchina. Non avevo attribuito un metasignificato a quell'immagine finché non l'ho vista sviluppata sullo schermo. Guardandola ho deciso di intitolarla "Caducità" perché ci sono almeno tre elementi che rappresentano questa dimensione dell'esistenza e che li accomuna: le foglie d'autunno per loro natura caduche che concludono il loro ciclo di vita; il tramonto che chiude il giorno; e la vita umana, rappresentata dall'uomo sulla panchina, anch'essa caduca. Giuro che quando ho scattato questa foto non avevo minimamente in testa tutte queste cose, per questo dico che spesso una foto va ben oltre le intenzioni del fotografo. Questa lettura sulla caducità mi è stata confermata da un commento alla foto postata su facebook. Un'amica ha comme

"Semplice e inspiegabile"

Qualche giorno fa mi è capitato di ascoltare una canzone di Pacifico e Cristina Donà, "Semplice e inspiegabile", dall'album "Una voce non basta" dello stesso Pacifico. Una bellissima canzone con un titolo geniale, una sintesi perfetta, quasi filosofica. Due soli aggettivi per definire uno dei più grandi misteri della vita: l'amore. Semplice perché è nella condizione umana innamorarsi dell'altro/a da sé, è la cosa più semplice e allo stesso tempo complicata, l'altra faccia della stessa medaglia. Semplice e naturale. Un bisogno primario come mangiare bere respirare senza il quale la specie umana non potrebbe sopravvivere. Un sentimento di cui non potremmo fare a meno, l'unico per il quale vale la pena vivere. L'amore per una persona, una comunità, per i figli. Ma nello stesso tempo inspiegabile. Quanti di noi dalla persona amata si sono sentiti rivolgere la domanda: perché proprio io? Perché ci innamoriamo di quella persona e non di un altra?

La Xylella misteriosa

Un gigante secolare ferito a morte Una strana malattia ha colpito gli ulivi del Salento. Gli esperti la chiamano "Xylella fastidiosa" e sarebbe la causa del disseccamento delle piante che da millenni hanno colonizzato la Puglia. Più che fastidiosa questa malattia, che sarebbe trasmessa da una mosca, la chiamerei misteriosa. E vi spiego perché. Chiunque può trovare in internet il piano di sradicamento predisposto dal commissario straordinario Siletti per conto della Regione con tanto di cartina delle zone in cui operare il taglio. Si vedrà che l'abbattimento segue una linea retta dalla provincia di Brindisi a quella di Taranto, dall'Adriatico allo Jonio. Ed è qui che la Xylella diventa misteriosa. Ora io mi chiedo: in un'epoca in cui i confini non sono più rispettati, in cui gli umani si spostano e se ne fottono, giustamente, delle frontiere perché scappano dalle guerre e dalla fame, proprio una piccola mosca responsabile della morte degli ulivi è l'unico

Non c'è più tempo da perdere, contro l'Isis occorre l'uso della forza

Faccio una breve premessa. Sono un pacifista nel senso che ritengo ci si debba impegnare ogni giorno per costruire le condizioni per la pace. Nello stesso tempo penso che in casi estremi ci siano delle guerre che purtroppo si rendono necessarie e sono anche giuste. Se così non fosse rinnegheremmo il senso della nostra guerra di liberazione e quella della liberazione di interi popoli dal colonialismo e le dittature di ogni colore. Guerra che certo i nostri giovani partigiani avrebbero volentieri fatto a meno di combattere se non fosse che a volte la storia chiama.  Detto questo, purtroppo, lo ripeto perché non mi piace come soluzione, credo sia venuto il momento come cittadini di chiedere al governo di impegnarsi con la comunità internazionale per un uso massiccio deciso e determinato della forza contro il cosiddetto califfato dell'Isis. Questi animali (e chiedo scusa agli animali che non uccidono per il gusto di uccidere) non possono andare in giro a sgozzare la gente in n

Laudato Sì: "La sobrietà, vissuta con libertà e consapevolezza, è liberante".

Ho voluto riportare qui di seguito alcuni passi dell'enciclica del Papa "Laudato Sì" che a me più hanno colpito. E' evidente, dunque, che si tratta di una selezione del tutto soggettiva che ha il solo scopo di indurre anche solo una persona a leggere il testo integrale. Un testo scorrevole, intenso, profondo, che parla a tutti, di qualunque fede o anche senza fede. Se non apparisse banale questa mia definizione, lo definire un testo laico, ma religiosamente ispirato. Un documento storico da non perdere. Nel testo originale i paragrafi sono numerati. Quando il numero compare all'inizio del capoverso vuol dire che ho voluto riprodurre integralmente il paragrafo, quando invece compare alla fine si tratta di uno stralcio del paragrafo stesso. Il corsivo è del testo originale. n. 20. Esistono forme di inquinamento che colpiscono quotidianamente le persone. L'esposizione agli inquinanti atmosferici produce un ampio spettro di effetti sulla salute, in particol

Gli Usa e gli scolaretti europei

Ancora una volta noi europei stiamo facendo la figura di scolaretti litigiosi. Oggi Obama ha telefonato alla Merkel. E ancora una volta toccherà agli USA metterci in riga e trovare il filo di un possibile accordo tra le istituzioni europee e la Grecia, togliendoci le castagne dal fuoco. Anche perché non possono permettersi che la Grecia finisca in braccio alla Russia e alla Cina.

"Il rimpatrio non sia tabù". Sì, ma in quale patria?

Renzi dice che per la sinistra la parola rimpatrio non deve essere un tabù. D'accordo! Ma per i siriani qual è la patria? E per i libici? E per i curdi? E per gli iracheni? E per gli afgani? E per gli eritrei? E per molta parte dell'Africa dilaniata da guerre tribali? Qual è la patria? Non sarà il caso di considerare il mondo un'unica patria per gli esseri umani? O vogliamo considerare roba nostra le risorse che andiamo a depredare in quelle "patrie", ma poi non vogliamo condividere la ricchezza che ne deriva dalla spoliazione di quei popoli? Chi siamo noi per stabilire dei confini? Chi ci dà questo diritto? Solo il fatto di aver avuto il culo di nascere da questa parte del mondo? Mi sembra un po' poco affidare alla fortuna il destino di altri uomini.

Laudato Si'

Eccola la tanto attesa enciclica di Papa Francesco con una prefazione d'eccezione: Carlo Petrini, presidente e fondatore di Slow Food. Un'enciclica che parla a tutti, ricca di spunti spirituali e politici. E che tutti dovrebbero leggere, credenti e non, perché il cambiamento, come sottolinea l'enciclica, comincia dal cambiamento di ciascuno di noi e dei propri stili di vita. L'Enciclica, edizioni San Paolo, è in vendita al prezzo di € 2.50.

Reddito di cittadinanza sì, ma non gratis

Da tempo si parla di reddito di cittadinanza e spero che oltre le chiacchiere renziane ci si arrivi sul serio. Ma, c'è un ma. Personalmente non sono per un reddito elargito a gratis, come si dice da queste parti. Chi lo riceve dovrà dare in cambio un corrispondente ed equo numero di ore al servizio del bene collettivo, e tutti sappiamo quanto bisogno c'è nelle città di lavori di piccola manutenzione spesso trascurati per mancanza di fondi: manutenzione del verde pubblico, piccole manutenzioni stradali, guardiania a musei ed aree archeologiche spesso tenute chiuse proprio per mancanza di personale, pulizia di corsi d'acqua, ecc., servizi a cui le amministrazioni locali non riescono a far fronte. Dunque, reddito di cittadinanza sì, ma affinché ci si senta cittadini responsabili del bene comune e non assistiti.

Subito legge sull'omicidio stradale

L'anno scorso negli USA una donna italiana fu investita e uccisa da un pirata della strada. L'accusa ha chiesto la pena di morte per l'assassino subito arrestato. In Italia chi uccide una persona in strada non fa nemmeno un giorno di carcere. Tra questi due estremi c'è una via di mezzo: l'APPROVAZIONE RAPIDA  DELLA LEGGE SULL'OMICIDIO STRADALE che giace in Parlamento da tempo.

Piccoli omertosi crescono

Domenico Maurantonio, il ragazzo deceduto Un ragazzo in gita scolastica muore cadendo dal quinto piano dell'hotel dove era ospitato insieme ai suoi compagni e nessuno parla, nessuno sente il dovere morale di raccontare se non altro per un minimo di affetto nei confronti di una persona con la quale fino ad un secondo prima della caduta si scherzava, si condividevano sogni, aspettative, magari confidenze. Eppure, questa contiguità emotiva non basta a scardinare il silenzio. O forse questi giovani non sono capaci di emotività, di empatia, di provare com-passione. Non era ubriaco al punto da perdere lucidità, dice l'autopsia, né, come sembrava in un primo tempo, avesse ingerito un lassativo. Ragazzi adolescenti con la mentalità omertosa dei clan mafiosi. Se questo è il futuro penso che da qualche parte come genitori, insegnanti, adulti di riferimento abbiamo sbagliato. E abbiamo minato il futuro.

Chi si astiene è complice

Un'aula deserta Chi si astiene dal recarsi a votare è complice di questo sistema politico. Il ragionamento è molto semplice, tanto più con l'Italicum. Le percentuali dei voti validi ottenuti dai partiti o dalle coalizioni si calcolano, come sa anche un bambino, ma evidentemente non tanti adulti con diritto di voto, sul numero dei votanti. Più si alza la soglia degli astenuti più bassa sarà l'asticella, in termini di voti validi, per raggiungere il premio di maggioranza. Siccome quelli molto convinti, le consorterie di varia natura, gli amici degli amici, andranno a votare sceglieranno un personale politico che gli corrisponde. Dunque si presume che resteranno a casa coloro che hanno molte ragioni per criticare il sistema politico, ma che non appartengono a nessuna delle categorie di cui sopra. Di conseguenza è proprio chi si astiene che favorisce questo sistema politico. Infatti, astenersi se è un diritto, lo è anche recarsi alle urne dove ciascun elettore ha diver

Quanta demagogia sul voto di preferenza

Questo è ciò che penso del voto di preferenza. Nella peggiore delle ipotesi le preferenze fanno aumentare la corruzione perché sui candidati si possono dirottare pacchetti di voti di varia origine, soprattutto su quei candidati permeabili ai condizionamenti. Nella migliore servono alle correnti interne ai partiti, anche a quelle che hanno perso il confronto politico con le altre correnti, per contarsi e far pesare il proprio veto sulle scelte e le alleanze. Parlo per esperienza personale. Nella mia piccola lista alle amministrative ho toccato con mano come le divese componenti (non tutte per la verità) non corressero per il candidato sindaco e la lista nel suo insieme, e quindi per il progetto politico, ma per se stesse per poi tirarlo per la giacchetta in caso di uno scranno in consiglio nella convinzione che l'eletto operi con vincolo di mandato. Il che, com'è noto, ma molti hanno dimenticato, non è previsto dalla Costituzione. Del resto le minoranze interne ai parti

Silenzio!

Mare nostro che non sei nei cieli e abbracci i confini dell’isola e del mondo, sia benedetto il tuo sale, sia benedetto il tuo fondale. Accoglie le gremite imbarcazioni senza una strada sopra le tue onde, i pescatori usciti nella notte, le loro reti tra le tue creature, che tornano al mattino con la pesca dei naufraghi salvati. Mare nostro che non sei nei cieli, all’alba sei colore del frumento, al tramonto dell’uva di vendemmia, ti abbiamo seminato di annegati più di qualunque età delle tempeste. Tu sei più giusto della terraferma, pure quando sollevi onde a muraglia poi le abbassi a tappeto. Custodisci le vite, le vite cadute come foglie sul viale, fai da autunno per loro, da carezza, da abbraccio e bacio in fronte di madre e padre prima di partire. Erri De Luca

Abbattimento degli ulivi: una dichiarazione di guerra

L'abbattimento degli ulivi pugliesi è una dichiarazione di guerra ad un territorio, alla sua memoria, la sua storia, la sua stessa identità. Eppure, l'opposizione sembra affidata ad uno sparuto gruppo di coraggiosi ambientalisti, come se la questione fosse tutta riconducibile ad un fatto di tutela dell'ambiente e non, invece, di identità collettiva che richiede un'opposizione corale.

Bolle come specchi

Bolle come preghiere

Bolle salgono al cielo come preghiere. Ferrara, facciata del Duomo

L'intruso

Camminava sull'acqua, riempiva le reti, i pescatori lasciavano il mestiere per seguirlo. A una festa di nozze mancò il vino e provvide, litri a centinaia, un colpo da maestro di vendemmie, acqua in vasi di pietra si girava in vino. E' il migliore, dissero i commensali, sì, è il migliore il vino che non costa premitura, il pane fatto senza grano e forno, il pesce che da solo salta in barca: scatenava il gratis che appartiene alla grazia, passionale e guappa. Veniva da un battesimo in acque di Giordano, morì poco lontano sopra una trave a T e quando un ferro gli trafisse il fianco spillò acqua con sangue, come breccia di parto, morì come sorgente. Ecco l'intruso del mondo, intriso dal grasso di tutte le colpe, messo a sbiadire pallido di freddo in un aprile o addirittura un marzo, oltre ottocento metri sul livello del mare mai toccato. Un gargarismo d'acque in fondo a un pozzo asciutto, uno scatarro nella tubatura delle arterie: così scroscia la sua

Tutela degli ulivi tra interessi economici e Costituzione

Le forme scultoree di un ulivo secolare. Grottaglie (TA), luglio 2005 Gli ulivi sono il paesaggio della ‪Puglia‬, la sua identità costitutiva. Eradicarli significa ferire a morte quell'identità. Non ho le competenze tecniche per dire quali siano le soluzioni all'attacco della mosca killer. A parlare, per me, sono le ragioni del cuore, di cui pure bisogna tener conto se non si vuole ridurre tutto ad economia. Ma se proprio ce ne vogliamo infischiare delle ragioni del cuore, a venirci in soccorso c'è la nostra Costituzione che tra i principi fondamentali al secondo comma del Suo art. 9 recita che la Repubblica "Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione". Ora, gli ulivi sono paesaggio, almeno dalla Magna Grecia in poi. Poi arrivano i burocrati di Bruxelles e ci dicono che bisogna segare esseri presenti sul territorio da millenni.  Ho come il sospetto che dietro questa vicenda si stia giocando una guerra commerciale ai danni

Ferrara, chiesa del monastero di S. Antonio in Polesine

Dialogo

Ti dissi: non ho risposta alla domanda se siano più importanti i talenti o la libertà. Mi rispondesti: i talenti nessuno può toglierteli, la libertà sì. Trovai pace in queste Tue parole e il rimorso di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato allentò la sua presa, per restituirmi la libertà.

Benvenuta primavera

La primavera Vien primavera. Si rinnova il gioco dei sessi, gli amanti si trovano. Già la mano dell'amato con la sua stretta lieve dà brividi al seno della ragazza. Lui inebria il suo fugace sguardo. In una nuova luce appare il paesaggio agli amanti, di primavera. A grande altezza essi spiano i primi stormi di uccelli. L'aria è già tiepida. I giorni si allungano, i prati rimangono a lungo chiari. A dismisura crescono alberi ed erbe in primavera. Ininterrotto è il fruttificare del bosco, dei prati, dei campi. E sventatamente la terra genera il nuovo. Bertolt Brecht

Padre

Padre a capo chino per accogliere sulla spalla la testa dormiente di tua figlia per il sentiero vai. Hai lasciato la tua città assediata da chi un tempo ti era amico martoriata dal fuoco dell’odio etnico umiliata dalla caccia casa per casa. A Sarajevo un giorno tornerai perché la tua patria è con te su quella spalla Aprile 2003

Landini, la politica e il sindacato

Maurizio Landini, segretario generale Fiom-Cgil Cosa vuol dire rimproverare a Landini di voler fare politica? Il sindacato DEVE fare politica. Voler confinare il sindacato nella riserva indiana della contrattazione di quote di salario, vuol dire limitarne il ruolo di rappresentanza delle istanze sociali. Questa è la vera posta in gioco, al di là delle intenzioni di Landini: depotenziare il ruolo del sindacato.

Ode all'ape

Ode all'ape Moltitudine di api! Entra ed esce dal carminio, dall'azzurro, dal giallo, dalla più tenera morbidezza del mondo: entra in una corolla precipitosamente, per affari, esce con un vestito d'oro e gli stivali gialli. perfetta dalla cintura, con l'addome rigato da sbarre scure, la testolina sempre pensierosa e le ali bagnate: entra in tutte le finestre odorose, apre le porte della seta, penetra nei talami dell'amore più fragrante, inciampa in una goccia di rugiada come in un diamante e da tutte le case che visita estrae il miele misterioso, ricco e pesante miele, spesso aroma, liquida luce che cade a goccioloni, finché al suo palazzo collettivo ritorna e nelle gotiche merlature deposita il prodotto del fiore e del volo, il sole nuziale serafico e segreto! Moltitudine d'api! Elevazione sacra dell'unità, collegio palpitante! Ronzano sonori numeri che lavorano il nettare, passano veloc

Fotografia mon amour

Amo la fotografia istantanea con tutti i suoi limiti o proprio per i suoi limiti. Con la fotografia cerco di dare un ordine al caos, cerco la perfezione lì dove c'è confusione. Alle spalle della ragazza gambe che vanno tutte nella stessa direzione. Lei rompe il flusso, si ferma a contemplare il cielo ed è questo gesto che dà all'immagine una forza emotiva.

La meta e il percorso

Rifugio Passo Selle, Val di Fassa, 2529 mt A settembre, mentre salgo al rifugio penso che la montagna è veramente maestra di vita. Quando guardi la tua meta dal basso ti sembra lontana, irraggiungibile, fuori dalla tua portata. Poi cominci a salire. Un passo dietro l'altro. Ogni tanto ti fermi esausto, il cuore che sembra impazzito dallo sforzo e ti dici che non ce la farai a raggiungerla. Allora cerchi di concentrarti sul percorso, di allontanare dalla mente la meta. E' solo così che ti accorgi che lei pian piano si avvicina. Quando ci sei quasi ti fermi ancora a prendere fiato per l'ultimo strappo. Finalmente ci sei. Il solo fatto di esserci arrivato è la tua ricompensa per gli sforzi fatti e ti dici che ne è valsa la pena. Ecco, credo che salire in montagna sia una metafora della vita, per questo da essa si impara molto.

Similitudini

E' incredibile come un'immagine ne possa richiamare un'altra. Ho scattato questa foto oggi pomeriggio nel tinello di casa. E' l'ombra di una bottiglia di vetro piena d'acqua con affianco un porta posate che si proiettava sul coperchio bianco dei fornelli della cucina. Pubblicata su facebook qualcuno ci ha visto un  quadro di Morandi. Un'altra magia della fotografia.

La velocità congelata

Una linea luminosa orizzontale è la traccia lasciata da una moto di passaggio, il simbolo della velocità nelle nostre città, la quotidianità che ci passa accanto senza lasciare traccia. La magia della fotografia è congelare quell'atto quotidiano a cui ormai siamo assuefatti accettando come "normale" persino la velocità che attraversa le strade dei nostri centri abitati. Per correre dove, poi?

Lettera aperta ad una signora automobilista

Chi mi conosce sa che sono un ciclista urbano incallito. Mi rivolgo alla gentile signora che giovedì mattina intorno alle 7.50 ha pensato di bloccare il traffico per impedirmi di andare controsenso in bicicletta. Racconto il fatto. Avevo appena imboccato Porta S. Pietro, nel tratto Carlo Mayr-Saraceno proprio sotto il semaforo, quando una signora in Smart, nemmeno in suv, ha pensato bene di spostarsi tutta a sinistra quasi investendomi, per impedirmi di procedere controsenso in quel tratto a senso unico, senza rendersi conto che se io ero controsenso lei, spostandosi tutta a sinistra, era contromano. Ma fa niente. Sta di fatto che si è creata una coda di altre auto e a quel punto la signora ha deciso di riprendere la sua strada di fronte al mio restare immobile sul margine destro della strada. Avrei voluto invitarla a prendere un caffè per spiegarle perché un ciclista decide di andare contro senso, tanto più con un clima avverso come è quello di questi giorni, ma non c’è stato né

Le mie pubblicazioni

1. All’alba di una domenica, 2010, Romanzo; 2. Rappresentanza sindacale rappresentanza politica e tutela del bene comune. Cgil e Pci nella Fiat degli anni 80, Festina Lente Edizioni, 2016. META, MENSILE DEI METALMECCANICI FIOM-CGIL 1. Dossier. Arese. Frammenti di Alfa. Lo scontro sui diritti, n. 4, aprile 1990; 2. Emilia Romagna. Scontro duro sugli straordinari, n. 6, giugno 1990; 3. Contrattazione reale: una via toscana alla partecipazione, n. 9-10, settembre-ottobre 1990; 4. Notizie dalla Val d’Elsa, n. 9-10, sett./ott. 1990; 5. Cassa integrazione. Primi sintomi in Emilia, n. 8, agosto 1991; 6. Inchiesta. Alla ricerca della contrattazione. Laboratorio Emilia, n. 1, gennaio 1992; 7. “Perché siamo una frontiera avanzata”. Intervista a Guidalbero Guidi, amministratore delegato di Ducati energia e vice presidente della Confindustria Emilia Romagna, n. 1, gennaio 1992; 8. Ducati: quando spunta la crisi, n. 1, gennaio 1992; 9. La nuova veste del conflitto, n. 1, genna

In voga

Lo sberleffo di Agca alla luce della strage di Parigi

Alì Agca Dopo i fatti di Parigi sarebbe opportuno che le autorità competenti analizzassero con più attenzione l'episodio di Alì Agca che entra nella Basilica di S. Pietro. Ci hanno raccontato che sarebbe entrato in Italia dall'Austria in macchina, avrebbe attraversato mezza penisola e ha raggiunto il suo obiettivo senza sbavature. Una persona conosciuta a tutte le polizie del mondo. Un episodio che alla luce del massacro di Parigi assume un significato sinistro e ha il sapore dello sberleffo.

La morte e l'inciviltà

C'è un che di intollerabilmente totalitario nella pretesa dei fans, soprattutto napoletani, di Pino Daniele di entrare a tutti i costi nella camera ardente e di pretendere i funerali a Napoli. La morte è un fatto talmente privato al quale accostarsi in punta di piedi nel rispetto delle volontà lasciate dal defunto o di quelle della famiglia. Tanto più se qualcuno ha avuto la brillante idea di fare una foto alla salma di Pino Daniele e di pubblicarla in rete. Come dire: è veramente morto e io c'ero! Questa è la vera vergogna di questo paese ed è esattamente da qui che nasce il degrado sociale e civile. La classe politica non è altro che lo specchio fedele di questo popolo.