Passa ai contenuti principali

Lettera aperta ad una signora automobilista

Chi mi conosce sa che sono un ciclista urbano incallito. Mi rivolgo alla gentile signora che giovedì mattina intorno alle 7.50 ha pensato di bloccare il traffico per impedirmi di andare controsenso in bicicletta.
Racconto il fatto. Avevo appena imboccato Porta S. Pietro, nel tratto Carlo Mayr-Saraceno proprio sotto il semaforo, quando una signora in Smart, nemmeno in suv, ha pensato bene di spostarsi tutta a sinistra quasi investendomi, per impedirmi di procedere controsenso in quel tratto a senso unico, senza rendersi conto che se io ero controsenso lei, spostandosi tutta a sinistra, era contromano. Ma fa niente. Sta di fatto che si è creata una coda di altre auto e a quel punto la signora ha deciso di riprendere la sua strada di fronte al mio restare immobile sul margine destro della strada.
Avrei voluto invitarla a prendere un caffè per spiegarle perché un ciclista decide di andare contro senso, tanto più con un clima avverso come è quello di questi giorni, ma non c’è stato né tempo né modo. Quindi, ho pensato di scriverle attraverso i giornali locali e questo blog.
Vede signora, un ciclista decide di andare controsenso, non contromano, non perché è un incallito criminale o uno che disprezza le regole, né tanto meno per fare un dispetto agli automobilisti. Lo fa perché spendendo energia muscolare e facendo fatica, soprattutto se il clima è avverso come dicevo prima, cercherà la via più breve per raggiungere la sua destinazione. Tanto più che lo spazio occupato da un ciclista è lo stesso che occupa un pedone. Consideri, poi, che ogni ciclista in circolazione è un’auto in meno in strada e questo consente anche a lei di circolare con più fluidità con la sua auto e anche di trovare più facilmente da parcheggiare. Provi ad immaginare se tutte le bici in strada a Ferrara, come d’incanto, si trasformassero in altrettante auto. Sarebbe il finimondo. 
So anche io che ci sono ciclisti indisciplinati, che violano le regole con disprezzo, così come ci sono degli automobilisti dello stesso tipo. Si tratta per noi ciclisti di andare controsenso con buon senso (potrebbe essere lo slogan per una campagna di sensibilizzazione) e per voi automobilisti, quando ci incrociate, di pensare che in fondo non vi stiamo togliendo nulla, anzi vi stiamo cedendo spazio in strada per le considerazioni che facevo prima.
Gentile signora, la prossima volta che mi incontra si fermi, le offrirò volentieri un caffè e spero che potremo così convivere più civilmente.

Commenti

Post popolari in questo blog

Israele-Palestina: un solo Stato per due popoli

Nel 2023 ha ancora senso pensare in termini di stati su base etnico-religiosa? Ha senso incaponirsi su uno stato per gli ebrei e uno per i palestinesi? Non ci si rende conto che sono proprio gli stati e i confini che creano le guerre? Non avrebbe più senso che ebrei e palestinesi vivessero insieme in pace come fratelli sulla stessa terra dei padri in un unico stato? Sono un sognatore? Forse! Ma sono in compagnia di chi diceva I have a dream. E la sinistra  invece di fare manifestazioni pro stato palestinese dovrebbe avere un orizzonte più ampio perché a questo servono le utopie: ad avere uno sguardo lungo che permetta di costruire un cammino. Senza cadere nella trappola  degli  opposti estremismi che si sostengono a vicenda. Hamas ha bisogno di Netanyahu e Netanyahu ha bisogno di Hamas. In mezzo, come ostaggi, i due popoli. Occorre sottrarsi a questo schema, che non vuol dire essere neutrali, ma sottrarsi alle tifoserie degli opposti estremismi. Rivendicare uno stato per ...

La convenienza della guerra in Ucraina

Non so nulla di geopolitica, ma come cittadino di questo mondo questa guerra nel cuore dell'Europa mi ha imposto alcune riflessioni.  E' inutile dire che il regime di Putin è un regime dittatoriale di stampo fascista, un regime brutale, trai i più brutali della storia recente dell'Europa. Per restare al nostro continente. Inutile dire che l'imperialismo russo è speculare all''imperialismo americano e animato dallo stesso spirito egemonico.  E' inutile anche dire che è sacrosanto il diritto dovere alla difesa degli ucraini e che questo va sostenuto con ogni mezzo perché la prepotenza di una dittatura non può diventare legge né qui e ora né mai. Detto questo resta la domanda: a chi conviene questa guerra nel cuore dell'Europa? Ovviamente, all'aggressore russo, per lo meno nell'immediato, i cui intendimenti imperialisti ed egemonici su quell'area sono evidenti; e poi ai fabbricanti di armi che come in ogni guerra si arricchiscono col sangue dell...

Di quali interessi è garante il ministro Speranza?

A seguito della pandemia da Covid19 gli esperti ci avvertono che questo tipo di infezioni globali saranno sempre più frequenti visto il nostro rapporto predatorio nei confronti della natura che ci porta ad abbattere le barriere tra noi e gli spazi incontaminati e a venire in contatto con nuovi virus. Se così è non è pensabile continuare a devastare la natura, in primo luogo per la stessa sopravvivenza del pianeta e in secondo luogo non è immaginabile una sospensione della vita e delle attività umane così come l'abbiamo conosciuta tra il 2020 e il 2021 con continui lockdown seguiti alternativamente ad aperture e chiusure delle attività economiche e in generale della vita delle persone.  Per questo motivo fin dall'inizio degli anni Duemila l'Organizzazione mondiale della sanità ha raccomandato gli stati di  mettere a punto piani pandemici e di aggiornarli costantemente seguendo linee guida concordate, in particolare a seguito dell'epidemia da aviaria del 2003.  L'...