Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2010

La semina dell’odio

La Cassazione ha deciso la linea dura contro gli immigrati con una sentenza in base alla quale gli irregolari vanno espulsi anche se hanno figli minori che frequentano le nostre scuole e sono nati in Italia. Ora, al di là del merito giuridico della sentenza (si sa il diritto è come un elastico, lo si può tirare a piacimento, tanto che una precedente sentenza sempre della Cassazione del gennaio scorso aveva sancito giusto il contrario), resta un fatto squisitamente sociale e politico. Proviamo ad immaginare un ragazzino che frequenti le nostre scuole dell'obbligo, proviamo ad immaginare se ad uno dei nostri figli di punto in bianco venisse sottratto per legge il proprio padre e rispedito a migliaia di chilometri di distanza senza alcuna certezza che potrà mai ritornare e che quel bambino possa rivederlo, mentre quel bambino è nato, cresciuto, ha stabilito relazioni affettive, si è legato ai luoghi del nostro paese. Con che conflitto interiore, con che dramma e che tensione potrà aff

Aldrovandi. Depistaggi e negazione del diritto

Un altro giudice, il Gup Monica Bighetti, dunque diverso da quello del processo principale sulla morte di Federico Aldrovandi, venerdì 5 marzo ha confermato che ci fu favoreggiamento e omissione d'atti d'ufficio con la sentenza di condanna per tre poliziotti (Paolo Marino, Marco Pirani e Marcello Bulgarelli). Per il quarto Luca Casoni, rinviato a giudizio per non aver scelto il rito abbreviato, al momento il giudizio è sospeso. In una parola ci fu depistaggio delle indagini, come già era emerso nel corso del dibattimento del processo di primo grado agli autori materiali della morte di Federico e come è chiaramente scritto nelle motivazioni della sentenza del giudice Francesco Maria Caruso. Depistaggio sulla morte di un ragazzo di 18 anni per puro spirito di corpo. E' agghiacciante pensare che altri funzionari di polizia, come ho già avuto modo di scrivere su questo blog, lontano dall'immediatezza dei fatti e nel chiuso dei loro uffici, dunque a mente fredda, abbiano mes