C'è un che di intollerabilmente totalitario nella pretesa dei fans, soprattutto napoletani, di Pino Daniele di entrare a tutti i costi nella camera ardente e di pretendere i funerali a Napoli. La morte è un fatto talmente privato al quale accostarsi in punta di piedi nel rispetto delle volontà lasciate dal defunto o di quelle della famiglia. Tanto più se qualcuno ha avuto la brillante idea di fare una foto alla salma di Pino Daniele e di pubblicarla in rete. Come dire: è veramente morto e io c'ero! Questa è la vera vergogna di questo paese ed è esattamente da qui che nasce il degrado sociale e civile. La classe politica non è altro che lo specchio fedele di questo popolo.
Nel 2023 ha ancora senso pensare in termini di stati su base etnico-religiosa? Ha senso incaponirsi su uno stato per gli ebrei e uno per i palestinesi? Non ci si rende conto che sono proprio gli stati e i confini che creano le guerre? Non avrebbe più senso che ebrei e palestinesi vivessero insieme in pace come fratelli sulla stessa terra dei padri in un unico stato? Sono un sognatore? Forse! Ma sono in compagnia di chi diceva I have a dream. E la sinistra invece di fare manifestazioni pro stato palestinese dovrebbe avere un orizzonte più ampio perché a questo servono le utopie: ad avere uno sguardo lungo che permetta di costruire un cammino. Senza cadere nella trappola degli opposti estremismi che si sostengono a vicenda. Hamas ha bisogno di Netanyahu e Netanyahu ha bisogno di Hamas. In mezzo, come ostaggi, i due popoli. Occorre sottrarsi a questo schema, che non vuol dire essere neutrali, ma sottrarsi alle tifoserie degli opposti estremismi. Rivendicare uno stato per ...
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