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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

"Il rimpatrio non sia tabù". Sì, ma in quale patria?

Renzi dice che per la sinistra la parola rimpatrio non deve essere un tabù. D'accordo! Ma per i siriani qual è la patria? E per i libici? E per i curdi? E per gli iracheni? E per gli afgani? E per gli eritrei? E per molta parte dell'Africa dilaniata da guerre tribali? Qual è la patria? Non sarà il caso di considerare il mondo un'unica patria per gli esseri umani? O vogliamo considerare roba nostra le risorse che andiamo a depredare in quelle "patrie", ma poi non vogliamo condividere la ricchezza che ne deriva dalla spoliazione di quei popoli? Chi siamo noi per stabilire dei confini? Chi ci dà questo diritto? Solo il fatto di aver avuto il culo di nascere da questa parte del mondo? Mi sembra un po' poco affidare alla fortuna il destino di altri uomini.

Laudato Si'

Eccola la tanto attesa enciclica di Papa Francesco con una prefazione d'eccezione: Carlo Petrini, presidente e fondatore di Slow Food. Un'enciclica che parla a tutti, ricca di spunti spirituali e politici. E che tutti dovrebbero leggere, credenti e non, perché il cambiamento, come sottolinea l'enciclica, comincia dal cambiamento di ciascuno di noi e dei propri stili di vita. L'Enciclica, edizioni San Paolo, è in vendita al prezzo di € 2.50.

Reddito di cittadinanza sì, ma non gratis

Da tempo si parla di reddito di cittadinanza e spero che oltre le chiacchiere renziane ci si arrivi sul serio. Ma, c'è un ma. Personalmente non sono per un reddito elargito a gratis, come si dice da queste parti. Chi lo riceve dovrà dare in cambio un corrispondente ed equo numero di ore al servizio del bene collettivo, e tutti sappiamo quanto bisogno c'è nelle città di lavori di piccola manutenzione spesso trascurati per mancanza di fondi: manutenzione del verde pubblico, piccole manutenzioni stradali, guardiania a musei ed aree archeologiche spesso tenute chiuse proprio per mancanza di personale, pulizia di corsi d'acqua, ecc., servizi a cui le amministrazioni locali non riescono a far fronte. Dunque, reddito di cittadinanza sì, ma affinché ci si senta cittadini responsabili del bene comune e non assistiti.

Subito legge sull'omicidio stradale

L'anno scorso negli USA una donna italiana fu investita e uccisa da un pirata della strada. L'accusa ha chiesto la pena di morte per l'assassino subito arrestato. In Italia chi uccide una persona in strada non fa nemmeno un giorno di carcere. Tra questi due estremi c'è una via di mezzo: l'APPROVAZIONE RAPIDA  DELLA LEGGE SULL'OMICIDIO STRADALE che giace in Parlamento da tempo.