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Visualizzazione dei post da gennaio, 2010

Delbono-Vendola. Modello bolognese VS modello pugliese

Quando la storia si fa beffe degli uomini! "C'è Delbono a Bologna", diceva lo slogan della campagna elettorale del candidato sindaco giocando sulle parole. Pane per i denti dei comici nostrani. Il sindaco uscente potrà, si spera, provare la sua estraneità penale ai fatti contestati, ma per intanto il danno è fatto e resterà a lungo come uno sfregio sul volto della città. La vera beffa che la storia si è presa il gusto di infliggere sta nella contemporaneità delle dimissioni di Delbono a Bologna e il trionfo, ad ottocento chilometri di distanza, in Puglia, di Nichi Vendola. Perché la definisco una beffa? Perché da un lato la forza spontanea dei cittadini, che non si sono fidati del più grande partito di opposizione, ha spazzato via i giochi dell'apparato alle primarie per la presidenza della Regione Puglia. Apparato del partito pugliese, sia detto per inciso, controllato da D'Alema che aveva paracadutato un proprio uomo. Dall'altro, invece, il più forte appara

Riduzione delle tasse e morte della solidarietà

Dopo l'ennesima sparata di Berlusconi sulla riduzione delle tasse (di fatto solo per i redditi più alti) e della semplificazione del sistema tributario con la riduzione delle aliquote a solo due è utile ritornare ai principi della Costituzione, proprio quelli sanciti dalla prima parte nei principi fondamentali che lo stesso Schifani ha detto essere intoccabili. Bene, tra questi articoli della prima parte della nostra Carta fondamentale vi è l'articolo 53. Il secondo comma dice che "il sistema tributario è informato a criteri di progressività". Ora, si fa fatica a pensare che due sole aliquote, al 23 e 33%, possano rispondere ai requisiti di progressività perché è evidente anche ad un bambino di quinta elementare che il 23% su un reddito mensile lordo di 1400-1500 euro ha un peso superiore, in termini di potere d'acquisto e di assicurazione di una vita dignitosa, ben superiore al 33% su un reddito mensile, mettiamo, di 5000 euro lordi, per non parlare dei redditi

Il futuro del Popolo viola

Anche a Ferrara il "Popolo viola" sta cercando di darsi un'organizzazione grazie all'entusiasmo e all'impegno di alcuni giovani. Ho partecipato alla prima assemblea costitutiva giovedì scorso, 7 gennaio. La sensazione che ne ho ricavato è che dopo una prima spinta spontanea nata dalla rete ora si voglia dare un'organizzazione a questo movimento, ma la flessibilità, la spontaneità, la velocità propria del mondo di internet mal si adatta ad una trasposizione strutturata nel sociale. Lo straordinario successo della manifestazione di Roma deriva proprio da queste nuove modalità di comunicazione che funzionano se restano nel proprio ambito. Nel momento in cui si cerca di strutturarne l'esistenza al di fuori della rete il rischio inevitabile è di cadere in uno scimmiottamento delle strutture partitiche. Non certo per male fede, ma per un pizzico di ingenuità che deriva dall'entusiasmo di cui va dato merito a questi ragazzi di aver portato una ventata di ossi