Ferrara
si prepara a diventare il centro di eccellenza regionale per il riciclo della
plastica, e mentre Comune e Provincia gongolano nell'annunciare un accordo più
volte sbandierato in passato e che sa tanto di mossa in chiave elettorale, ci
chiediamo il perché di tanta soddisfazione.
Infatti,
il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti consente l'importazione di
spazzatura da altre regioni (comma 3 dell'articolo 18 delle norme tecniche). A
che cosa servono gli sforzi dei cittadini nel mettere in pratica la
differenziata, servizio che pagano profumatamente senza nemmeno avere uno
sconto nelle bollette? Semplicemente a fare spazio nei nostri inceneritori, che
non saranno gradualmente spenti ma saturati con i rifiuti altrui e destinati a
bruciarne in eterno. Noi, invece, siamo per il loro spegnimento. Per questo ad
un aumento della raccolta differenziata, su cui è bene insistere, deve
corrispondere, necessariamente, una riduzione corrispettiva dei rifiuti
conferiti all’inceneritore.
Siamo
di fronte a una gestione che non si cura della salute dei cittadini. Tagliani mai
infatti si è opposto alla modifica dell'autorizzazione integrata ambientale
dell'impianto, consentendo l'importazione di rifiuti da fuori provincia, e il
suo appoggio alla costruzione della centrale geotermica di Malborghetto (che
per funzionare dovrà utilizzare anche il calore sprigionato dall'inceneritore)
testimonia la sua volontà di tenere acceso l'impianto di via Diana a tutti i
costi.
C'è
un solo modo per evitare tutto questo: modificare con urgenza il Piano Rifiuti.
A pagare, altrimenti, saranno i ferraresi, costretti a respirare un'aria sempre
più inquinata e ad ammalarsi, mentre i bilanci di Hera continueranno a
ingrassare.
Giuseppe
Fornaro, candidato sindaco per Ferrara - lista
unitaria "Valori di Sinistra"
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