
"Un aperto e umanissimo scrittore ha bollato la mostrusità delle leggi razziali, osservando che esse colpivano 'non le azioni responsabili delle creature umane, ma
il delitto di essere nati'. E chi veramente con la morte espiò quel delitto, non è tornato a dirci se, nell'ora del supplizio, ne capì finalmente la colpa".
Giacomo Debenedetti, 16 ottobre 1943, Sellerio editore.
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