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La nostra ambigua Sinistra avulsa dalla realtà

Articolo apparso su www.ferraraitalia.it il 23 gennaio 2016 Esiste la sinistra italiana? Possibile? Forse in un’altra/Europa. Qui in Italia non risulta pervenuta. La vediamo sui giornali, in televisione nei talk show, sulle riviste patinate, ma non lì dove dovrebbe essere. Davanti le fabbriche, sempre più numerose quelle che chiudono, davanti gli uffici, le scuole, tra i senza tetto, i senza lavoro, i giovani. E se c’è è solo per le foto di rito. Sentiamo il suo vociare, i suoi comunicati stampa, sentiamo le dichiarazioni sempre contro qualcosa, la sentiamo, molto, perché è una sinistra ciarliera, e cialtrona. Eppure in Grecia e Spagna la sinistra avanza, stravince, perché non qui? Perché la sinistra o sa coniugare gli ideali con la prassi quotidiana oppure non è. Syriza in Grecia ha trionfato perché in questo ultimo decennio di crisi economica cha ha gettato letteralmente nella fame ampie fasce della popolazione ellenica, quel partito ha saputo stare concretamente accanto alle per...

Libertà uguaglianza fraternità, hanno fallito?

Siccome è accertato che i terroristi che hanno colpito la Francia non sono venuti dall'esterno, chiediamoci perché dei giovani nati e cresciuti in Europa, che hanno frequentato le nostre scuole, hanno frequentato i nostri figli, hanno visto forse gli stessi film e ascoltato la stessa musica ad un certo punto decidono di rifiutare i valori del paese dove sono cresciuti? Quale disillusione così forte può spingerli a tanto orrore? Perché ad un certo punto trovano più accattivanti e più coerenti i proclami oltranzisti dell'integralismo islamico? Dove abbiamo fallito nel processo di integrazione culturale e sociale?Quanto il disagio sociale delle banlieau parigine si è saldato con l'integralismo? Allora vuol dire che non abbiamo saputo riempire di contenuti i valori di uguaglianza fraternità e libertà. Questo sangue innocente può essere concime per una riflessione non sugli altri, ma su noi stessi e sul mondo che noi vogliamo.

Caducità

Caducità Questa foto è il classico esempio di foto che va oltre le intenzioni del fotografo. Ho scattato perché mi piacevano i colori, quell'atmosfera di malinconia con il tramonto e quell'uomo solo sulla panchina. Non avevo attribuito un metasignificato a quell'immagine finché non l'ho vista sviluppata sullo schermo. Guardandola ho deciso di intitolarla "Caducità" perché ci sono almeno tre elementi che rappresentano questa dimensione dell'esistenza e che li accomuna: le foglie d'autunno per loro natura caduche che concludono il loro ciclo di vita; il tramonto che chiude il giorno; e la vita umana, rappresentata dall'uomo sulla panchina, anch'essa caduca. Giuro che quando ho scattato questa foto non avevo minimamente in testa tutte queste cose, per questo dico che spesso una foto va ben oltre le intenzioni del fotografo. Questa lettura sulla caducità mi è stata confermata da un commento alla foto postata su facebook. Un'amica ha comme...

"Semplice e inspiegabile"

Qualche giorno fa mi è capitato di ascoltare una canzone di Pacifico e Cristina Donà, "Semplice e inspiegabile", dall'album "Una voce non basta" dello stesso Pacifico. Una bellissima canzone con un titolo geniale, una sintesi perfetta, quasi filosofica. Due soli aggettivi per definire uno dei più grandi misteri della vita: l'amore. Semplice perché è nella condizione umana innamorarsi dell'altro/a da sé, è la cosa più semplice e allo stesso tempo complicata, l'altra faccia della stessa medaglia. Semplice e naturale. Un bisogno primario come mangiare bere respirare senza il quale la specie umana non potrebbe sopravvivere. Un sentimento di cui non potremmo fare a meno, l'unico per il quale vale la pena vivere. L'amore per una persona, una comunità, per i figli. Ma nello stesso tempo inspiegabile. Quanti di noi dalla persona amata si sono sentiti rivolgere la domanda: perché proprio io? Perché ci innamoriamo di quella persona e non di un altra?...

La Xylella misteriosa

Un gigante secolare ferito a morte Una strana malattia ha colpito gli ulivi del Salento. Gli esperti la chiamano "Xylella fastidiosa" e sarebbe la causa del disseccamento delle piante che da millenni hanno colonizzato la Puglia. Più che fastidiosa questa malattia, che sarebbe trasmessa da una mosca, la chiamerei misteriosa. E vi spiego perché. Chiunque può trovare in internet il piano di sradicamento predisposto dal commissario straordinario Siletti per conto della Regione con tanto di cartina delle zone in cui operare il taglio. Si vedrà che l'abbattimento segue una linea retta dalla provincia di Brindisi a quella di Taranto, dall'Adriatico allo Jonio. Ed è qui che la Xylella diventa misteriosa. Ora io mi chiedo: in un'epoca in cui i confini non sono più rispettati, in cui gli umani si spostano e se ne fottono, giustamente, delle frontiere perché scappano dalle guerre e dalla fame, proprio una piccola mosca responsabile della morte degli ulivi è l'unico ...

Non c'è più tempo da perdere, contro l'Isis occorre l'uso della forza

Faccio una breve premessa. Sono un pacifista nel senso che ritengo ci si debba impegnare ogni giorno per costruire le condizioni per la pace. Nello stesso tempo penso che in casi estremi ci siano delle guerre che purtroppo si rendono necessarie e sono anche giuste. Se così non fosse rinnegheremmo il senso della nostra guerra di liberazione e quella della liberazione di interi popoli dal colonialismo e le dittature di ogni colore. Guerra che certo i nostri giovani partigiani avrebbero volentieri fatto a meno di combattere se non fosse che a volte la storia chiama.  Detto questo, purtroppo, lo ripeto perché non mi piace come soluzione, credo sia venuto il momento come cittadini di chiedere al governo di impegnarsi con la comunità internazionale per un uso massiccio deciso e determinato della forza contro il cosiddetto califfato dell'Isis. Questi animali (e chiedo scusa agli animali che non uccidono per il gusto di uccidere) non possono andare in giro a sgozzare la gente in n...

Laudato Sì: "La sobrietà, vissuta con libertà e consapevolezza, è liberante".

Ho voluto riportare qui di seguito alcuni passi dell'enciclica del Papa "Laudato Sì" che a me più hanno colpito. E' evidente, dunque, che si tratta di una selezione del tutto soggettiva che ha il solo scopo di indurre anche solo una persona a leggere il testo integrale. Un testo scorrevole, intenso, profondo, che parla a tutti, di qualunque fede o anche senza fede. Se non apparisse banale questa mia definizione, lo definire un testo laico, ma religiosamente ispirato. Un documento storico da non perdere. Nel testo originale i paragrafi sono numerati. Quando il numero compare all'inizio del capoverso vuol dire che ho voluto riprodurre integralmente il paragrafo, quando invece compare alla fine si tratta di uno stralcio del paragrafo stesso. Il corsivo è del testo originale. n. 20. Esistono forme di inquinamento che colpiscono quotidianamente le persone. L'esposizione agli inquinanti atmosferici produce un ampio spettro di effetti sulla salute, in particol...