Ciò che più sconvolge della notizia dell'arresto dello jihadista nel casertano, non è tanto la presenza di fanatici pronti ad uccidere anche nel nostro paese, questo, purtroppo, lo abbiamo già messo in conto, ma il fatto che con questi criminali, per di più trafficanti di esseri umani, collaboravano "imprenditori" italianissimi che fornivano falsi documenti di assunzioni nel settore tessile ad immigrati che avevano così una via preferenziale per entrare nel nostro paese a suon di migliaia di euro.
Gli stessi imprenditori che probabilmente hanno anche rapporti con la camorra, se non sono a loro volta dei camorristi. Perché non è immaginabile che un imprenditore che sia fuori dal giro della criminalità possa anche solo lontanamente pensare di prestarsi a questo affare criminale.
Forse dall'inchiesta di Caserta potrebbe emergere che la nostra criminalità organizzata ha trovato un accordo con la criminalità terroristica fondamentalista.
Saviano, nel suo primo Gomorra aveva descritto bene il funzionamento del settore tessile proprio in quel territorio.
Italiani brava gente!
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