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Lettera a Giorgio Napolitano

Egregio Presidente della Repubblica,
il Suo ruolo istituzione Le impone di rappresentare l’unità della nazione anche dal punto di vista morale. Ebbene, la tensione morale di una parte consistente di questa nazione Le chiede di annullare la parata militare del 2 giugno per destinare risorse e uomini alle aree terremotate dell’Emilia. Per tutta risposta Lei ha riaffermato la volontà di tenerla seppur in forma sobria. Ritengo che oggi la Sua tensione morale sia molto al di sotto di quella del paese reale che dovrebbe rappresentare. Per questo non mi sento, come italiano e residente in Emilia, di sentirmi rappresentato da Lei. Le chiedo, pertanto, di togliere il disturbo e rassegnare le dimissioni. Non che tra la classe politica attuale ci sia una personalità la cui statura morale possa degnamente sostituirLa. Forse bisognerebbe guardare al di fuori della casta, nella società civile, come per altro prevede la Costituzione, ed individuare un Presidente che rappresenti realmente la Nazione.

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