Egregio Presidente della Repubblica,
il Suo ruolo istituzione Le impone di rappresentare l’unità della
nazione anche dal punto di vista morale. Ebbene, la tensione morale di
una parte consistente di questa nazione Le chiede di annullare la parata
militare del 2 giugno per destinare risorse e uomini alle aree
terremotate dell’Emilia. Per tutta risposta Lei ha riaffermato
la volontà di tenerla seppur in forma sobria. Ritengo che oggi la Sua
tensione morale sia molto al di sotto di quella del paese reale che
dovrebbe rappresentare. Per questo non mi sento, come italiano e
residente in Emilia, di sentirmi rappresentato da Lei. Le chiedo,
pertanto, di togliere il disturbo e rassegnare le dimissioni. Non che
tra la classe politica attuale ci sia una personalità la cui statura
morale possa degnamente sostituirLa. Forse bisognerebbe guardare al di
fuori della casta, nella società civile, come per altro prevede la
Costituzione, ed individuare un Presidente che rappresenti realmente la
Nazione.
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