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Dieci, cento, mille Musa

Non è da oggi che la nostra Associazione è favorevole all’estensione delle aree pedonali e della Ztl. Eravamo favorevoli alla pedonalizzazione di Corso Martiri dopo il restauro; abbiamo persino proposto l’interruzione dell’asse Cavour-Giovecca e Porta Mare-Porta Po per creare un’unica Ztl dal Duomo al Parco Urbano: è un nostro sogno nel cassetto in omaggio a Biagio Rossetti e alla sua visionaria addizione urbanistica. Ma tant’è, all’auto si sacrificano anche i sogni e sarebbe nulla se non ci fosse di mezzo anche la salute che viene progressivamente minacciata dai livelli altissimi di polveri, ozono, benzene, biossido di carbonio, anidride carbonica, diossina, anidride solforosa, rumore, ecc. ecc. Per non parlare della sicurezza stradale che vede indici di incidentalità direttamente proporzionali ai veicoli in circolazione.


Per tutti questi motivi salutiamo con favore il sistema Musa di vigilanza elettronica dei varchi della Ztl perché chi effettivamente ha diritto all’accesso non sia penalizzato e anzi tutelato e chi, invece, crede che con il proprio mezzo a motore possa andare ovunque gli aggrada sia giustamente sanzionato. Speriamo almeno che l’amministrazione comunale voglia rispettare la legge destinando il dieci cento delle multe a progetti sulla mobilità sostenibile, piuttosto che a ripianare altre voci di bilancio. Così come siamo favorevoli all’aumento delle tariffe dei parcheggi nelle aree più centrali dell’entro mura, perché crediamo che al diritto all’ingresso nel cuore delle città e alla sosta in aree densamente popolate e trafficate debba corrispondere un giusto prezzo, anche in considerazione del fatto che i parcheggi costituiscono la privatizzazione dello spazio pubblico a esclusivo vantaggio di un’unica categoria di utenti della strada: gli automobilisti. Tra l’altro a Ferrara, tra le città dell’Emilia, le tariffe sono tra le più basse.

Detto tutto ciò, però, non possiamo esimerci dal rilevare un livello della qualità del servizio di trasporto pubblico urbano decisamente scadente sotto molti profili. Innanzitutto, per la mancanza di corsie preferenziali per gli autobus al fine di aumentarne la velocità commerciale quindi l’appetibilità da parte degli utenti. In secondo luogo, le frequenze di venti minuti in una città moderna del terzo millennio sono decisamente anacronistiche, senza considerare che le diverse linee si accavallano negli stessi minuti nei passaggi, basti osservare l’asse Cavour-Giovecca per notare colonne di autobus delle diverse linee che passano nello stesso momento, quando basterebbe sfalsare gli orari per diversificare l’offerta. Abbiamo anche proposto di ridisegnare viale Cavour con due corsie preferenziali (una per ogni senso di marcia) dalla barriera alle poste, di usare i controviali come corsie di canalizzazione per la svolta a destra dei veicoli a motore, mentre i marciapiedi, larghi più di quattro metri, potrebbero diventare comodamente percorsi ciclopedonali. Su tutto ciò nessuna risposta. Il commento a denti stretti è che si sconvolgerebbero le abitudini dei ferraresi.

E allora per non sconvolgere le abitudini dei ferraresi, anche di quelli che vorrebbero continuare a violare la Ztl impunemente, qualcuno si erge a paladino difensore dei furbetti del quartierino. Aspettiamoci la proposta di un lodo per i trasgressori!

Il direttivo dell’Associazione
Amici della bicicletta – Fiab Onlus

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