Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Esiste una correlazione tra contagio da #covid19 e crescita economica

Premetto che non sono un virologo né un infettivologo, ho una laurea in sociologia e una specializzazioni in relazioni industriali e del lavoro. Dunque, non sono un esperto di virus né di contagi. Ma ho capito alcune cose sul coronavirus che sono un po' il sunto delle informazioni captate qua e là tra le cose dette dagli esperti. La prima cosa è questa. Ad uno sguardo profano sembrerebbe che questo virus abbia una propria intelligenza, ma è evidente che non è così. Non ha intelligenza. Lui, come tutti gli esseri viventi su questo pianeta, ma potrei dire nell'universo, risponde alle stesse leggi della vita. Lui, come tutti gli esseri viventi, comprese le piante, punta, e questo è il secondo punto, a riprodurre i suoi geni, a tramandarli nel tempo, a sopravvivere a se stesso come entità individuale. Per riprodursi non lo fa come avviene nel regno animale (compresi noi) o in quello vegetale attraverso l'impollinazione. Lui, e questo è il terzo punto, usa noi come veicolo per

Il coronavirus e i media minaccia della democrazia

Mi sono chiesto come mai, me compreso, che mi considero una persona mediamente informata e mediamente attenta, le persone hanno sottovalutato il rischio del coronavirus e molti ancora oggi affollano strade e parchi? Arrivando addirittura a rivendicare la libertà di passeggiata. La risposta che mi sono dato è banale, se volete, ma ha un fondamento che cercherò di spiegare: a forza di gridare al lupo al lupo, alla fine nessuno più ci crede. I mezzi di informazione, tutti (televisione, radio, giornali, ecc.) sempre più danno spazio a notizie gridate, sempre più prediligono il sensazionalismo, il risalto dato ai personaggi politici e non che più la sparano grossa, per una ragione molto semplice: questo modo di fare "informazione" fa vendere, si vendono spazi pubblicitari durante le trasmissioni radio/tv e pagine sui giornali. Il sensazionalismo paga perché va a soddisfare la parte più morbosa di noi utenti, perché entra in simbiosi con le nostre paure, angosce, frustrazioni, r

Cronaca da un autoisolamento

Mi sono imposto un autoisolamento volontario. Sono in casa ininterrottamente da venerdì 13 marzo alle 13 e ci starò per tutta questa settimana. L'unica uscita è stata per andare a buttare il vetro della differenziata nel cassonetto di fronte a casa. Stasera uscirò per gettare l'umido. Quello proprio non posso tenermelo in casa. Non sono sintomatico, ma, come tutti, non posso dire di essere negativo al coronavirus. In più il mio medico mi ha consigliato, per una patologia pregressa, di attenermi scrupolosamente alle norme di sicurezza e igiene. Improvvisamente mi sono sentito vulnerabile. Se fino a quel momento non avevo percepito il pericolo in tutta la sua portata e mi dicevo che l'infezione era sì grave, ma i numeri dei contagiati erano di molto inferiori ad una normale influenza (ragionamento che in molti si sono fatti e, purtroppo, ancora oggi si fanno), mi sono improvvisamente reso conto che la cosa è molto seria. E così eccomi qui. Ho dovuto, però, attingere alle fe

Il #Covid19 ci sta regalando il tempo per fermarci a riflettere

Doveva arrivare un virus, un nemico invisibile, ma non meno insidioso di un esercito, e che come un esercito sta facendo migliaia di morti in tutto il mondo, per farci fermare a riflettere su chi siamo, sul nostro modello di consumi e di relazioni col mondo, con gli altri e con noi stessi. Ci fa fermare perché ci costringe all'isolamento, a ridurre la velocità con la quale normalmente ci muoviamo nel mondo. Le distante tra paesi tornano ad essere incolmabili come tre-quattrocento anni fa. Niente più voli intercontinentali e nemmeno intracontinentali. Le distanze fisiche tornano ad essere una barriera di separazione. Non è un caso che questo nemico arrivi dalla Cina, il paese che per antonomasia negli ultimi anni viaggia ad una velocità di sviluppo impressionante. La crescita del Pil per il 2020 prima del coronavirus era prevista per il paese della Grande Muraglia al 6% , contro appena il nostro 0.6%. Nonostante ciò, al momento, siamo il secondo paese al mondo più colpito dal con