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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

"Non ci sono vie per la pace, la pace è la via"

Per la prima volta questo blog ospita una riflessione di un autore che non sia del curatore di questo diario personale.  di Daniele Borgatti L'articolo del manifesto (La civiltà del ginocchio sul collo, martedì 2 giugno, ndr ) pur esprimendo un punto di vista in gran parte condivisibile, mi sembra che lasci un po' troppo spazio alla comprensione della violenza, come se non fosse ormai chiaro che sia proprio ciò che autorizza i regimi conclamati o meno, a zittire queste sacrosante proteste. I saccheggiatori e i distruttori che attaccano i simboli del capitalismo, che di fatto danneggiano ciò che interessa di più ai ricchi potenti (altro che i diritti umani), appagano spesso un desiderio di rivalsa ma, dopo Gandhi e Martin Luther King, ha ancora senso  seguire una scorciatoia che non porta da nessuna parte e che anzi danneggia la protesta pacifica della maggioranza di chi scende in piazza? Anziché seguire la strada maestra della non violenza, lotta che richiede più forza spiritua