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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Marchionne: requiem di un A. D.

Pubblicato da ferraraitalia.it il 26 luglio 2018 Marchionne  è morto. Viva Marchionne! È quanto la vulgata corrente va ripetendo da giorni con un eccesso di lodi. Appena appresa la notizia delle gravi condizioni di salute dell’ad  Fca , con una velocità che svela perfettamente il cinismo di questo sistema di produzione, è immediatamente stato sostituito ai vertici aziendali. Ormai alcuni giorni fa prima della sua morte avvenuta ieri. Ed impressiona questa velocità tanto che ci si chiede: se ciò avviene ai livelli alti figuriamoci nell’ultimo anello della catena! E vien fatto di pensare che nonostante la nostra individualità, la nostra insostituibile unicità siamo tutti pezzi di ricambio di un meccanismo che non ammette inciampi. Perché non si perda un attimo, perché la catena di comando deve essere sempre in perfetta efficienza, perché il governo dei flussi finanziari non ammette incertezze. E i  mercati  hanno bisogno di sapere, di avere notizie sullo stato di salute dei top mana

Dal reddito di cittadinanza alla riduzione dell'orario di lavoro

Pubblicato da ferraraitalia.it il 21 luglio 2018 “Le parole sono importanti”, urlava disperato Nanni Moretti in ‘Palombella rossa’ all’improvvisata giornalista che si beccò pure un ceffone per come si esprimeva nel fare le domande. Ecco, siccome le parole sono importanti parliamo del reddito di cittadinanza, come l’ha chiamato sin dall’inizio il M5s e grazie al quale ha fatto incetta di voti al sud. Allora, partiamo col riflettere sul concetto di cittadinanza. Tutti sono cittadini di questo Stato e in quanto cittadini hanno diritti e doveri riconosciuti dalla Costituzione. Uguali per tutti. Dunque,  essendo tutti cittadini a pari titolo, tale reddito dovrebbe essere riconosciuto a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione occupazionale, patrimoniale, sociale. Proprio solo in quanto cittadini. Altrimenti non si chiamerebbe reddito di cittadinanza , giusto? Sicuramente sarebbe una misura egualitaria sul piano dei diritti di cittadinanza e dovrebbe essere cara

Il pensiero (unico) di Matteo Renzi

Pubblicato da ferraraitalia.it il 14 luglio 2018 Quarantasette minuti e trentasei secondi di intervento. Tanto è durato quello di Matteo Renzi  all’assemblea nazionale del Pd il 7 luglio scorso . L’ex segretario può piacere o no, ma gli va riconosciuto il merito di dire ciò che pensa in modo diretto. Ed è proprio questo che lo rende antipatico soprattutto in ambienti in cui la politica è felpata, ingessata, politicamente corretta allo sfinimento. Ed è lo stesso motivo per cui piace, invece, a larga parte della base del suo partito. I giornali hanno titolato a tutta pagina di un presunto attacco di Renzi a Gentiloni. Ma se si ascoltano le parole dell’ex segretario (il discorso integrale lo si trova su youtube) non ha fatto altro che dire ciò che anche la sinistra sinistra (il secondo termine non è un aggettivo qualificativo, ma un rafforzativo del primo sostantivo) ha detto in campagna elettorale. E cioè che uno dei motivi per voltare le spalle al Pd era la mancata approvazio

La legge del mare e i tanti errori della sinistra italiana

Pubblicato da ferraraitalia.it il 30 giugno 2018 Sulla vicenda dei salvataggi in mare c’è un aspetto più profondo, rispetto al tema porti aperti/porti chiusi, su cui secondo me varrebbe la pena riflettere e prendere una posizione netta perché implica un’idea precisa di società. Si sta affacciando una pericolosa visione della vita di cui Salvini è portavoce. Una visione totalitaria che non si può accettare. Infatti, dalle sue continue esternazioni sulle navi delle ong sembra emergere una visione nella quale non rientri l’idea che ci possano essere persone che dedicano la propria esistenza a salvare altre vite umane. E fin qui libero di pensarla come crede, anche se è inquietante, tanto più per il ruolo che ricopre. Ciò che è preoccupante, e va contrastato politicamente con forza, è che voglia  imporre la sua visione impedendo alle navi delle ong di salvare vite umane in mare . È questo che fa del suo agire un pericoloso declivio autoritario. Va detto però, a onor del vero, che su a